{"id":1128,"date":"2016-10-03T13:57:58","date_gmt":"2016-10-03T11:57:58","guid":{"rendered":"http:\/\/www.specializzazionepoliba.it\/?p=1128"},"modified":"2022-06-18T15:47:17","modified_gmt":"2022-06-18T13:47:17","slug":"iii-missione-italo-albanese-a-byllis-albania","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.specializzazionepoliba.it\/iii-missione-italo-albanese-a-byllis-albania\/","title":{"rendered":"III missione italo-albanese a Byllis (Albania)"},"content":{"rendered":"

Dal 12 al 29 settembre 2016 si \u00e8 svolta la III missione italo-albanese a Byllis (Albania), attuata in seguito ad un accordo di collaborazione scientifica tra il DICAR del Politecnico di Bari e l\u2019Istituto di Archeologia di Tirana (coordinatori i proff. Roberta Belli e Luan P\u00ebrzhita) e condotta, in accordo con l\u2019Ambasciata d\u2019Italia in Albania, con il sostegno del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale.<\/p>\n

Finalit\u00e0 della ricerca \u00e8 l\u2019analisi dell\u2019antico centro di Byllis e dei suoi rapporti con l\u2019Epiro e le citt\u00e0 magno greche e siceliote, rivolti ad un approfondimento della conoscenza della citt\u00e0 e del suo territorio e ad un progetto di sistemazione d\u2019area e valorizzazione del sito, Parco Archeologico dal 2006.<\/p>\n

L\u2019attivit\u00e0, condotta dall\u2019\u00e9quipe del Politecnico di Bari (Scuola di Specializzazione e Dipartimento DICAR) sotto la direzione dei proff. Roberta Belli (Politecnico di Bari) e Luigi Maria Cali\u00f2 (Universit\u00e0 di Catania), insieme con l\u2019Istituto di Archeologia di Tirana, sotto la direzione del prof. Luan P\u00ebrzhita, si avvale della consulenza del prof. Neritan Ceka, gi\u00e0 Ambasciatore di Albania in Italia, archeologo che ha a lungo scavato e studiato il sito e che ha partecipato alla missione; all\u2019attivit\u00e0 sul campo hanno preso parte il dottorando del DICAR Paolo Baronio, specializzandi (Azzurra Acciani, Davide Falco, Salvatore Palumbo, Dora Varvara), studenti in Architettura del Politecnico di Bari (Margherita D\u2019Aprile, Isabella Leone, Walter Lollino) e personale dell\u2019Istituto di Archeologia di Tirana (Paulin Pushimaj). Hanno inoltre compiuto un breve stage (22-27\/9) quattro studenti della Facolt\u00e0 di Architettura di Tirana, accompagnati dalla prof. Loreta \u00c7apeli.<\/p>\n

L\u2019analisi sul campo si \u00e8 concentrata su alcuni dei monumenti dell\u2019agor\u00e0 inferiore; in primo luogo \u00e8 stato eseguito un rilievo di dettaglio della sto\u00e0<\/em> presso il teatro e dell\u2019edificio scenico di quest\u2019ultimo. Gi\u00e0 nella missione di settembre 2015, l\u2019analisi dei resti del teatro aveva permesso di ipotizzare una ricostruzione di massima della volumetria della cavea, mentre il riconoscimento di alcuni elementi architettonici pertinenti al portico post<\/em> scaenam<\/em> ne aveva consentito un\u2019ipotesi schematica di ricostruzione (F. Giannella). L\u2019analisi pi\u00f9 dettagliata di quest\u2019anno \u00e8 stata finalizzata alla redazione di una pianta completa della scena e all\u2019individuazione delle fasi di sviluppo del teatro e dei muri di terrazzamento che ne delimitano l\u2019area.<\/p>\n

La missione di settembre, inoltre, era stata preceduta nel mese di maggio 2016 da una campagna di prospezioni archeologiche non invasive nel sito condotte dall\u2019Universit\u00e0 del Molise in collaborazione con CNR ITABC, coordinate da \u00a0Marilena \u00a0Cozzolino (Universit\u00e0 del Molise), che avevano rivelato la presenza di possibili strutture nell\u2019area sud-occidentale dell\u2019agor\u00e0: sono state quindi compiute operazioni di pulitura approfondita per verificare l\u2019effettiva esistenza di tali strutture ai fini della redazione di una pianta aggiornata dell\u2019area pubblica.<\/p>\n

Durante la missione sono state compiute visite di studio nei siti di Antigonea, Argirocastro, Apollonia, Kruja e Durr\u00ebs. Nei giorni 24-26 settembre si sono aggiunti alla missione il Direttore del DICAR, prof. Giorgio Rocco, e la Direttrice della Scuola di Specializzazione, prof. Monica Livadiotti.<\/p>\n

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