Ieri, 1 febbraio 2023, è venuto a mancare, all’età di 80 anni, il prof. Giovanni Carbonara, Professore emerito di Restauro architettonico all’Università degli Studi di Roma “La Sapienza”, presso la quale ha diretto per molti anni la Scuola di Specializzazione in Beni Architettonici e del Paesaggio e coordinato il Dottorato di ricerca in Conservazione dei Beni Architettonici della Facoltà di Architettura. Oltre che presso la sua Università, ha tenuto corsi presso la Scuola Archeologica Italiana di Atene, presso l’Istituto Centrale per il Restauro, presso il Corso Internazionale sulla Conservazione Architettonica del Patrimonio Monumentale e dei Centri Storici (ICCROM – Ministero degli Affari Esteri), all’Universitat Politècnica de Catalunya, all’Accademia di architettura di Mendrisio-Università della Svizzera italiana, presso l’École de Chaillot-Cité de l’Architecture et du Patrimoine di Parigi. Ha fatto parte del Consiglio Scientifico dell’Istituto Superiore per la Conservazione ed il Restauro (ISCR) ed è stato membro autorevole del Centro di Studi per la Storia dell’Architettura (CSSAR – Roma).
La sua figura di intellettuale di alto profilo e studioso di rango, punto di riferimento per tutti gli architetti italiani, e non solo, che si occupano di Restauro dei Monumenti, si riflette pertanto in un curriculum di tutto rispetto, coronato nel 2008 dalla Medaglia d’oro ai Benemeriti della Cultura e dell’Arte ricevuta dal Presidente della Repubblica e nel premio “ICCROM Award for the biennium 2016-2017” (UNESCO) per i meriti conseguiti nel campo della conservazione del patrimonio culturale.
Le sue numerose pubblicazioni comprendono testi che hanno lasciato il segno negli studi del settore, specie per quanto riguarda la Teoria del Restauro, ambito in cui Carbonara, esponente di spicco di quella che è considerata la “scuola romana”, ha animato il dibattito, fornendo un importante contributo all’evoluzione della stessa teoria verso posizioni critico-conservative, stimolando la crescita di interesse per la conservazione del dato materiale. A questo riguardo si possono citare opere fondamentali, come La reintegrazione dell’immagine, Roma 1976, Avvicinamento al restauro. Teoria, storia, monumenti, Napoli 1997, Trattato di restauro architettonico, 12 voll., Torino 1996-2011, Architettura d’oggi e restauro. Un confronto antico-nuovo, Torino 2011, Il restauro fra conservazione e modificazione. Principi e problemi attuali, Napoli 2017.
Alcuni di noi docenti della Scuola di Specializzazione del Politecnico di Bari hanno avuto l’opportunità di averlo come professore durante il corso di laurea o durante gli studi successivi e tutti lo ricordiamo come una persona gentile e disponibile, dai modi signorili, sempre pronto all’ascolto. Si percepiva chiaramente la sua apertura, senz’altro derivata dalla sua vasta cultura, che lo portava ad essere curioso anche di temi a lui lontani, di cui era sempre pronto a cogliere con acume nessi e implicazioni. Noi tutti gli dobbiamo molto e speriamo che un riflesso del suo insegnamento viva anche nella nostra Scuola e si trasmetta ai nostri allievi.