Dal 12 aprile al 2 maggio 2022, dopo l’interruzione del 2020-21 dovuta alle restrizioni COVID, è ripresa l’attività di ricerca a Mitilene, in collaborazione con la locale Eforia alle Antichità di Lesbo e Lemno, diretta dal dott. Pavlos Triantaphyllidis. Quest’anno, oltre a completare la documentazione dello scavo alla parodos meridionale del teatro, dove sono ripresi gli scavi a cura dell’Eforia, si è iniziato, sulla base di un nuovo accordo di collaborazione, lo studio architettonico della stoà ellenistica presso il porto nord. La missione è stata come di consueto diretta dai proff. Giorgio Rocco e Monica Livadiotti, e vi hanno partecipato i proff. Antonello Fino e Valentina Santoro e le dottorande Margherita D’Aprile e Isabella Leone. Inoltre, hanno preso parte alla missione, oltre a quindici studenti del corso di laurea in Architettura, gli specializzandi di I anno Gaia Amoroso, Nicola Rossi, Karima Imene Serhane, Chiaramaria Spinelli, e gli specializzandi di II anno Sara Brescia, Marco Chiricallo, Rita Azzurra Daloia, Mariadina Delfino, Roberta Di Bari. Si è unita alla missione anche la specializzanda della Scuola Archeologica Italiana di Atene, Lucrezia Mastropietro, archeologa.
Il monumento era stato scavato dalla dott.ssa Aglaia Archontidou, allora Direttrice dell’Eforia, tra la fine degli anni ’90 e i primi anni 2000; lo scavo ha rivelato, oltre alle strutture del lungo portico su due livelli a destinazione commerciale, addossato alle mura di cinta del porto, anche un edificio termale di IV-VI sec. d.C., insediatosi nelle rovine della stoà, che pure presenta diverse fasi di trasformazione.
Nel corso della missione, dopo opportuna pulizia dell’area anche grazie ad operai messi a disposizione dalla Municipalità di Mitilene, sono state effettuate riprese da drone e una battuta di punti con la stazione totale, finalizzati al rilievo, che sarà ultimato nel corso della prossima missione. Nel corso dell’attività, circa 160 frammenti architettonici in marmo locale sono stati catalogati, fotografati e molti rilevati nel dettaglio. Le informazioni ricavabili da questi e dalle strutture ancora in situ permetteranno di elaborare le ipotesi ricostruttive del monumento e forse, integrando i frammenti esistenti con altri identificati presso il vecchio Museo e al Castello, anche un progetto di anastilosi parziale di un breve settore del portico.
Per saperne di più sulla stoà:
Sull’annuncio della nuova attività congiunta tra il Politecnico di Bari e l’Eforia di Lesbo e Lemnos:
https://www.emprosnet.gr/politismos/dromologoyntai-arxaio-theatro-ellinistiki-stoa