La Missione, diretta dai proff. Roberta Belli e Luigi M. Caliò del Politecnico di Bari e dal prof. Luan Përzhita dell’Istituto di Archeologia di Tirana, è stata effettuata nel periodo tra il 13 e il 25 settembre 2014, nell’ambito di un accordo di collaborazione scientifica tra il DICAR del Politecnico di Bari e l’Istituto di Archeologia del Centro di Studi Albanologici di Tirana.
.
Alla missione hanno preso parte allievi della Scuola di Specializzazione in Restauro e Beni Paesaggistici del Politecnico di Bari e archeologi dell’Istituto di Archeologia di Tirana (dott. Olgita Ceka e Paulin Pushimaj); ha partecipato inoltre il prof. Alessandro Jaia (Università di Roma, Sapienza); ha dato la sua collaborazione la Direzione del Parco Archeologico di Byllis, prof. BashkimVrekaj.
Grazie agli studi decennali compiuti sul sito dal prof. Neritan Ceka, che si ringrazia per la preziosa consulenza scientifica, il sito di Byllis è ormai definito nella sua configurazione generale, storica ed archeologica.
.
Fondata intorno alla metà del IV secolo a.C. la città di Byllis fu sede della comunità territoriale dei Byllini, popolazione illirica della quale sono stati individuati numerosi centri, dislocati sulle colline che delimitano la valle del fiume Vijosa. La città è circondata da imponenti mura di fortificazione realizzate con la tecnica ad emplekton, munite di torri e porte monumentali, che sono state oggetto di interventi e ristrutturazioni fino all’età bizantina. Per la tecnica e la struttura tali mura trovano importanti confronti con realizzazioni analoghe e coeve in territorio albanese o nei Paesi limitrofi e costituiscono un’importante testimonianza per lo studio della poliorcetica di età ellenistica.
.
Nel corso della missione sono stati effettuati rilievi di dettaglio delle strutture della cinta muraria che sono apparse particolarmente rappresentative; è stata condotta una campagna fotografica degli apparati murari ai fini dell’analisi delle stratigrafie e della planimetria della cinta muraria, infine sono state effettuati rilievi generali e riprese aeree delle fortificazioni e delle strutture urbane avvalendosi dell’uso della Stazione totale, di un drone e del sistema GPS.
L’attività pratica è stata affiancata da quella didattica con visite di studio nei siti di Durrës, Amantia, Apollonia, Klos, nel Museo archeologico di Tirana e nell’Istituto di Archeologia di Tirana.
.