La Scuola è stata istituita dal Dipartimento DICAR del Politecnico nell’a.a. 2013/2014 e
“si propone l’obiettivo di formare specialisti con uno specifico alto profilo professionale nel settore dello studio della tutela, del restauro, della gestione, della valorizzazione del patrimonio culturale architettonico e paesaggistico, inteso nel suo senso più lato” (D.M. 31 gennaio 2006).
La Scuola di Specializzazione in Beni Architettonici e del Paesaggio è accessibile ai laureati magistrali in architettura, ingegneria edile-architettura, archeologia e storia dell’arte ed è titolo necessario per la partecipazione ai concorsi per l’accesso alle carriere per funzionari delle Soprintendenze del Ministero per i Beni e le Attività Culturali.
A partire dall’a.a. 2019-2020, la Scuola ha sede didattica a Taranto, ospite della Soprintendenza Nazionale per il Patrimonio Culturale Subacqueo, con sede presso l’ex convento di Sant’Antonio.
La Scuola di Specializzazione del Politecnico di Bari affianca le altre sei Scuole già esistenti in Italia – a Roma, Napoli, Firenze, Genova, Milano e Torino – cui si sono aggiunte più di recente Venezia e Ferrara, e, insieme a Napoli, costituisce l’unica formazione post-lauream in questo settore nel Sud Italia. Le ragioni della sua istituzione risiedono in una serie di esigenze evidenziatesi nell’ambito della formazione di terzo livello, che non trovano risposta nell’offerta formativa delle altre Scuole attive sul territorio nazionale. In particolare, le finalità della Scuola del Politecnico di Bari possono essere ricondotte ad alcuni punti programmatici:
- sviluppare una più approfondita cultura negli ambiti dell’antico e in particolare dell’architettura antica in un contesto come quello del Mediterraneo, in cui si concentrano le principali aree archeologiche, con le specifiche problematiche di conservazione e restauro e le contestuali necessità di formazione di personale specializzato.
- formare specialisti idonei ad intervenire nel settore dello studio, della tutela, del restauro, della gestione e valorizzazione del patrimonio archeologico e architettonico, ambiti presenti solo in modo marginale nelle altre Scuole italiane. Più in dettaglio, la Scuola del Politecnico di Bari è volta alla formazione di specialisti orientati allo studio e al restauro dell’architettura antica, con particolare riguardo alle problematiche dell’anastilosi, destinate a divenire prioritarie nel prossimo futuro; su queste nel nostro Paese mancano infatti quelle specifiche competenze necessarie a intervenire, concordemente con le linee di indirizzo emerse dalle recenti esperienze internazionali.
- fornire strumenti e competenze riguardo alla progettazione museale, tali da favorire la formazione di una figura professionale in grado di elaborare un progetto più consapevole delle specificità della museologia, specie quella in ambito archeologico.
- l’attenzione al tema progettuale investe inoltre la sistemazione e valorizzazione delle aree archeologiche e del paesaggio storico, ambito di intervento le cui problematiche, varie e complesse, per essere affrontate adeguatamente rendono necessaria l’acquisizione di specifiche competenze.
Con lo spostamento della sede a Taranto, la Scuola, già contraddistinta da un alto tasso di internazionalizzazione, intende strutturarsi come un centro formativo di eccellenza, avvalendosi di un’organizzazione della didattica per moduli, congeniale ad un sistema che, ricorrendo ad un numero crescente di visiting professors, italiani e stranieri, consenta lo svolgimento di cicli didattici full immersion, ad alto specialismo, favorendo in tal modo il necessario rapporto di scambio tra docenti e studenti.
Appare infatti strategico avvalersi dell’opportunità di usufruire delle ricche biblioteche specialistiche della Soprintendenza e dell’Istituto per la Storia e l’Archeologia della Magna Grecia, imprescindibili per la vita di una istituzione di formazione e ricerca, così come della possibilità di stringere, in un virtuoso interscambio tra istituzioni, accordi finalizzati a consentire l’accesso degli specializzandi a materiali e contesti di studio ricchi e stimolanti e ai numerosi cantieri di restauro della Soprintendenza.
Spendibilità del titolo
Il diploma della Scuola di Specializzazione in Beni Architettonici e del Paesaggio è titolo necessario per la partecipazione ai concorsi per l’accesso alle carriere per funzionari architetti delle Soprintendenze del Ministero per i Beni e le Attività Culturali.
Inoltre è titolo preferenziale per l’accesso:
- alle altre strutture pubbliche (in primo luogo Regioni, Province, Comuni) preposte alla tutela, conservazione, restauro, gestione, valorizzazione, catalogazione, anche sotto il profilo del rischio, del patrimonio culturale architettonico e paesaggistico;
- alle organizzazioni internazionali operanti nel settore del patrimonio architettonico e paesaggistico;
- alle strutture pubbliche o private che abbiano funzioni e finalità organizzative, culturali, editoriali o di ricerca nel settore dei beni culturali architettonici e del paesaggio;
- agli organismi privati, come imprese, studi professionali specialistici o uffici tecnici operanti nel settore del patrimonio architettonico e paesaggistico.
Le conoscenze acquisite nell’ambito della Scuola di Specializzazione sono infatti finalizzate:
- alla prestazione di servizi, altamente qualificati, relativi all’analisi storica, alla conoscenza critica, alla catalogazione, alle tecniche diagnostiche relative ai beni architettonici e paesaggistici;
- alla gestione e manutenzione di singoli complessi di alto valore storico-architettonico o di siti e paesaggi significativi;
- alla gestione, conservazione, restauro, tutela, recupero, riabilitazione e valorizzazione del patrimonio architettonico e paesaggistico generalmente inteso, in Italia e all’estero, anche in riferimento all’attività di organismi internazionali.
Nell’ambito delle graduatorie per l’insegnamento scolastico, il titolo di specializzazione fornisce punteggio aggiuntivo.